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Cibo 100% naturale, Safe: “La Ue lo definisca per legge”

Più di trenta eurodeputati hanno scritto alla commissaria europea Stella Kyriakides, chiedendo che venga stabilita una definizione giuridica del termine “naturale”. “Senza una definizione legale del termine “naturale” è molto semplice ingannare i consumatori” ha commentato Safe, Safe Food Advocacy Europe che a novembre scorso ha avvito una campagna di sensibilizzazione per arrivare ad una definizione europea del termine e ad una successiva regolamentazione.

L’organizzazione no-profit ha recentemente analizzato la composizione di “centinaia di prodotti” che recavano la dichiarazione “naturale” scoprendo tra gli ingredienti sostanze chimiche e sintetiche “tutt’altro che naturali”.

L’organizzazione ha provato anche a individuare alcuni requisiti di base perché un alimento posso definirsi naturale. Tra questi, c’è senz’altro l’assenza di additivi e OGM così come una confezione biodegradabile al 100%.

Federica Dolce, responsabile delle politiche e coordinatrice del progetto presso Safe, ha dichiarato a FoodNavigator che i prodotti con un “vero valore naturale” dovrebbero essere adeguatamente differenziati da quelli con affermazioni “false”. “Questo aiuterà anche la concorrenza e l’innovazione nel settore alimentare, che è uno dei punti più importanti della strategia Farm to Fork”, ha aggiunto. “La transizione verso un sistema alimentare più verde e sostenibile non può avvenire se i produttori di alimenti possono ancora rivendicare caratteristiche che non corrispondono alle aspettative dei consumatori” ha concluso. La lettera è stata presentata alla Commissione europea il 10 febbraio e SAFE prevede di ricevere una risposta il mese prossimo.

Fonte ilsalvagente.it

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