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Il chroming spopola sui social, ma è pericoloso!

il chroming spopola sui social

Il chroming è la nuova sfida, di tendenza su TikTok, che coinvolge bambini e adolescenti in un pericoloso gioco. Scopriamo insieme di cosa si tratta:

Cos’è il chroming?

Il chroming, noto anche con il nome huffing, è una pratica che consiste nell’inalare sostanze chimiche tossiche, facilmente reperibili in casa, per provare un’esperienza adrenalinica che annebbi brevemente e leggermente i sensi.

Diffusa soprattutto tra i giovani, può portare a vertigini, assuefazioni e, nei casi più gravi, provocare la morte.

Da dove nasce?

Secondo quanto emerso da uno studio realizzato dal Centro pediatrico Cohen di New York il fenomeno del chroming è nato recentemente come sfida social, e per questo a praticarlo sono soprattutto bambini e adolescenti.

La maggior parte delle persone che praticano chroming attingono dai pennarelli indelebili, ma sarebbero piuttosto gettonati anche smalti per unghie, solventi, aria compressa spray, diluente per vernici, deodorante spray, benzina e lacca per capelli.

Il fatto che non si tratti di sostanze illegali o difficili da trovare rende molto più complesso per i genitori o chi vive nella stessa casa accorgersene.

Non si tratta però di una novità assoluta. Come riportato dal National Survey on Drug Use and Health nel 2020, infatti, l’uso e l’abuso di inalanti esisteva già alcuni decenni fa e aveva raggiunto il picco negli anni Novanta, per poi scemare progressivamente, prima di questa nuova impennata.

Quali sono i rischi del chroming?

Quello che molti adolescenti reputano un divertimento è in realtà un’azione piuttosto pericolosa da compiere. Le conseguenze negative che potrebbero verificarsi praticando chroming sono infatti diverse.

Per prima cosa, l’inalazione di sostanze tossiche porta a un iniziale, seppur breve, stato euforico e di benessere generale, che a sua volta può causare dipendenza e la voglia di ripetere l’azione più spesso possibile.

Se l’inalazione diventa sistematica, chi la compie può anche sviluppare vertigini e, nei casi più gravi, riscontrare danni cerebrali o essere in pericolo di morte.

Anche se il fenomeno è in fase di studio, sarebbero già diversi i giovani morti a causa del chroming. Come Esra Haynes, una ragazza australiana di 13 anni di Melbourne, morta nel marzo 2023 dopo aver inalato un deodorante spray.

Fonte My Personal Trainer

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