Sanità e Salute

Accesso alle cure: due anni per una mammografia

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due anni per una mammografia

Un recente studio pubblicato sull’European Journal of Public Health ha preso in esame tutte le aree in cui i bisogni sanitari delle persone non vengono soddisfatti a causa della difficoltà di accesso alle cure o di una qualità inadeguata dei servizi, con conseguenze gravi soprattutto sulle fasce della popolazione più vulnerabili dal punto di vista economico e sociale.

Le cause? Personale medico insufficiente, strutture inadatte e non sempre facilmente raggiungibili, costi eccessivi dei servizi e lunghi tempi di attesa: tutti elementi che, ormai da diversi anni, contraddistinguono anche la sanità italiana.

Ma avere dati affidabili è complicato, perché la gestione della sanità è affidata alle Regioni che adottano politiche e criteri differenti. Negli ultimi anni sono emerse carenze in tutti gli ambiti dell’assistenza sanitaria e, in particolare è stata rilevata una maggiore difficoltà di accesso alle prestazioni, che dipende anche dai lunghi tempi di attesa.

È questo uno dei problemi più noti e discussi, già prima del peggioramento causato dalla pandemia, aggravato oltretutto da diverse disfunzioni dei servizi di prenotazione, come il mancato rispetto dei codici di priorità delle ricette mediche, le attese estenuanti per contattare il Centro unico di prenotazione, l’impossibilità di prenotare a causa delle liste d’attesa bloccate (anche se la chiusura delle agende di prenotazione sarebbe vietata per legge).

Il risultato? Due anni per una mammografia, due mesi per una visita specialistica ginecologica urgente da fissare entro 72 ore, sempre due mesi per una visita di controllo cardiologica da effettuare entro 10 giorni. E sempre più persone che rinunciano alle cure.

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fonte factanza.com