
Ogni anno, buttiamo via circa un terzo del cibo prodotto nel mondo, spesso perché non comprendiamo appieno le etichette alimentari.
Gran parte di questo spreco avviene nelle nostre case: ogni settimana buttiamo via almeno un alimento, contribuendo a 15 miliardi di euro di sprechi solo in Italia (Waste Watcher, 2023).
Quindi facciamo chiarezza sulle diciture:
“Da consumarsi entro”: indica la data di scadenza oltre la quale l’alimento potrebbe non essere sicuro. Tipico di prodotti freschi come carne e pesce.
“Da consumarsi preferibilmente entro”: riguarda la qualità del prodotto; dopo questa data, potrebbe perdere alcune proprietà organolettiche, ma è ancora consumabile.
Ecco alcuni esempi pratici:
Yogurt: puoi consumarlo fino a 7-10 giorni dopo la data indicata.
Formaggi stagionati: resistono fino a 6 mesi oltre la data, basta rimuovere eventuali muffe superficiali.
Cibi in scatola: possono durare anni dopo la data indicata.
Miele: praticamente non scade mai.